Un organismo urbano autosufficiente che assorbe energia, regola temperatura, ricicla acqua e reagisce agli stimoli esterni come un sistema vivente. L’edificio è ispirato alla struttura fogliare: pannelli ETFE dotati di BIPV funzionano come “fotosintesi architettonica”, mentre la struttura in acciaio emula le venature naturali. Organizzato attorno a una torre centrale per luce, nutrienti e informazioni, include spazi per lavorazione, controllo qualità e una “biblioteca verticale”, massimizzando efficienza e innovazione
Manni Group Design Award
Il corso Manni Group per tecnici e architetti sulle più moderne tendenze della costruzione off-site
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Scopri i progetti del MasterIl concorso internazionale di Architettura di Manni Group rivolto ai giovani progettisti
Insieme alla sostenibilità e all’innovazione, l’internazionalizzazione è uno driver di sviluppo del Gruppo: il Manni Group Design Award è l’occasione più stimolante per far conoscere le potenzialità espressive dell’acciaio e dell’edilizia a secco al mondo dell’architettura contemporanea internazionale.
Il premio è rivolto ai progettisti di qualsiasi nazionalità e la stessa giuria internazionale costituisce un valore aggiunto al contest architettonico: conta figure di spicco come Patrik Schumacher (Zaha Hadid Architects), Ben Van Berkel (UNStudio), Stefano Boeri (Stefano Boeri Architetti), Antonio Cruz (Cruz y Ortiz Arquitectos) e Giovanni De Niederhausern (Pininfarina).
Un’occasione irripetibile, quindi, per i giovani designer di far notare il loro talento e di confrontarsi con il prezioso giudizio delle archistar.

Le Archistar internazionali che hanno valutato i concorsi
VI Manni Group Design Award - 2025
Vertical Farm è un contest di progettazione che invita a ripensare il futuro dell’agricoltura in chiave urbana e sostenibile. Al centro, l’idea di edifici altamente tecnologici capaci di coltivare in verticale, ottimizzando lo spazio in risposta alla crescente scarsità di suolo fertile. Il concorso sfida i progettisti a integrare natura e industria, tradizione e innovazione, immaginando architetture iconiche per un’agricoltura del futuro capace di nutrire le città senza perdere il legame con le sue origini millenarie.

V Manni Group Design Award - 2023
Iron Island, un progetto collaborativo di Manni Group, CNR-IRBIM e YAC, indaga il futuro delle piattaforme petrolifere off-shore nel Mare Adriatico. Queste maestose strutture, simboli dell'era industriale, sono ora sorprendenti ecosistemi di biodiversità. Il concorso affronta il dilemma del 'decommissioning': rimuovere o riconvertire queste isole di acciaio e cemento? In un'epoca orientata alla decarbonizzazione e sostenibilità, la questione diventa cruciale. Iron Island esplora come trasformare queste piattaforme, un tempo destinate all'estrazione di petrolio, in avamposti per la tutela ambientale e la ricerca scientifica. Mentre il legislatore dibatte su come gestire queste strutture, esse offrono rifugio a numerose specie marine, assomigliando a barriere coralline artificiali. La sfida è ridefinire il loro ruolo nel contesto ambientale, proponendo soluzioni innovative che rispettino sia l'ambiente marino sia le esigenze umane. Con questo obiettivo, il Manni Group Design Award invita architetti, ingegneri e pensatori a concepire nuovi usi per queste piattaforme, ridefinendo il paesaggio marittimo per un futuro più sostenibile.

IV Manni Group Design Award - 2022
Per lungo tempo considerati infrastruttura più che architettura, numerose recenti sperimentazioni mostrano come i datacenter possano divenire punti di riferimento delle moderne città, offrendo un’opportunità di riscatto inedite ad architetture abbandonate e a luoghi dismessi.
È il caso di un ex bunker militare lungo le Prealpi venete: un’architettura di difficile riutilizzo, in funzione di tratti di isolamento e sviluppo sotterraneo che, nelle logiche di un
datacenter, trovano invece una favorevolissima interpretazione. Come sfruttare le caratteristiche di un’archeologia militare per il progetto di un moderno datacenter? Come integrare questa funzione in un paesaggio mozzafiato? Tali le domande alla base di Data Landscape: il concorso di Manni Group per immaginare una nuova generazione di datacenter, in grado di dialogare con preesistenze e paesaggio per generare architetture magnifiche ed iconiche. Segno della contemporaneità, i datacenter saranno destinati a cambiare il volto delle città, come lo hanno fatto le stazioni ferroviarie, le industrie e le grandi costruzioni votate ai bisogni di ogni tempo: interessarsi ai datacenter oggi,
significherà infatti scrivere un tratto significativo delle città di domani.

III Manni Group Design Award - 2021
Il Manni Group Design Award giunge alla sua terza edizione: ogni anno attraverso questo contest coinvolgiamo progettisti da tutto il mondo per creare realizzazioni uniche attraverso le tecnologie offsite, valutate e premiate da Studi di Architettura di fama internazionale. Soltanto il 3% del raccolto agricolo in Africa viene gestito attraverso un sistema capace di mantenere la catena del freddo, sprecando così oltre la metà dei prodotti. I progettisti dovranno dare vita quindi al volto del Ghana Innovation Farm, un luogo dove condividere competenze e creare ricchezza, un Polo del Freddo nato per migliorare le condizioni economiche e sociali del territorio.

II° Manni Group Design Award - 2020
Un vuoto urbano affacciato sul fiume ed immerso fra i grattacieli della downtown, che guarda Detroit Waterfront District , il concorso promosso dal gruppo Manni in collaborazione a Sterling Group, per il disegno del futuro cuore leisure ed entertainment della città di Detroit. Qui, sul sedime dell’ex Joe Luis Arena - accanto al luogo dove
la tradizione vuole fossero approdati i padri fondatori di Detroit - i progettisti potranno misurarsi con il disegno di un complesso di edifici che ne riscrivano lo skyline,
generando superbi capolavori di architettura che si elevino a simbolo della ritrovata ascesa di una fra le città più iconiche e controverse nella storia degli Stati Uniti d’America.

I° Manni Group Design Award - 2019
Nel punto di arrivo della via della seta, in quello che per secoli ha rappresentato il più remoto orizzonte per generazioni di geografi e mercanti, un nuovo terminale ferroviario delineerà il punto di incontro fra oriente ed occidente, fra nuovo ed antico, Yin e Yang degli opposti poli che ogni giorno generano il futuro della società umana.
Qui milioni di strade si intrecceranno, milioni di viaggi troveranno il proprio inizio e la propria fine, milioni di vite, aspettative ed attese si sfioreranno nel frenetico e inconsapevole pulsare dei luoghi del viaggio. Poiché una stazione è più di uno scalo, viaggiare più di un’esperienza, poiché il viaggio è, in fondo, la più profonda ed autentica
metafora della condizione umana.
